Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the cookie-law-info domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.apochipassi.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114

Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the wordpress-seo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.apochipassi.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114
Quattro esperienze da fare per comprendere la cultura salentina - A Pochi Passi

Per entrare nel cuore del Salento, e dei salentini, basta poco.

È già abbastanza venire quaggiù e spendere del tempo tra spiagge, mare, centri barocchi, passare da un ristorante a un’enoteca, visitare le ricche chiese romaniche, apprezzare la campagna rigogliosa, gustare un pasticciotto imbevuto nel delizioso caffè Quarta.

Ma ci sono delle tradizioni che sono fortemente radicate nel nostro mondo. Cose che possono appassionarvi, farvi incuriosire, venire voglia di saperne di più.

E poi, se siete in vacanza quaggiù, capiamo bene il desiderio di relax e scarico mentale, ma mettersi in gioco con esperienze innovative potrà solo arricchirvi.

Parliamo di real-life experiences, laboratori e corsi specifici per imparare a conoscere il nostro folklore, la manifattura salentina, e le nostre eccellenze enogastronomiche.

A voi quattro esperienze da fare per comprendere meglio la cultura salentina.

Gita in Masseria con laboratorio sui prodotti caseari e sulla tradizione agricola salentina

Le masserie sono l’emblema architettonico del Salento rurale.

Possedimenti della vecchia nobiltà borbonica e nate come effetto della colonizzazione baronale di vaste aree abbandonate e incolte, nelle masserie spesso ci vivevano i braccianti alle dipendenze del latifondista, i quali curavano gli allevamenti degli animali e la coltivazione dei campi. In una masseria troverete sempre zone dove si può vivere, incastonate in una corte centrale, e poi costruzioni adibite appunto al lavoro agricolo.

Oggi le masserie sono strutture ricettive di pregevole fattura. Per lo più b&b, alberghi e ristoranti, diverse realtà offrono la chance di effettuare veri e propri percorsi di gusto. Imparerete come si fa la famosa ricotta marzotica leccese, la burrata e la stracciatella pannosa. Scoprirete la ricchezza dei cultivar di fichi, mandorle, frutteti, uliveti, e resterete senza parole davanti alle funzioni primordiali dei vecchi, possenti frantoi che spremono a freddo olio extravergine d’oliva di qualità eccezionale.

Cooking Class sulla pasta fresca salentina

Certo, certo, i corsi di cucina si possono fare con tutti e dappertutto. Ma si dice che il modo migliore per conoscere una cultura sia attraverso il cibo, e come dare torto a questa affermazione? D’altronde, l’enogastronomia è la misura del popolo. In Salento, poi, c’è una certa rilevanza sulle paste fresche, di semola e d’uovo. Varianti come le trie, le sagne ‘ncannulate, le celebri orecchiette, i natalizi triddi o i campagnoli minchiarieddri sono scolpite nella storia della ristorazione salentina. Sarà bellissimo contattare qualche vecchia signora di paese, o giovani chef arrembanti ma ancora devoti alle tradizioni, che vi spiegheranno tutti i trucchi e i segreti per ottenere impasti e formati di pasta semplicemente perfetti. Ci vorrà un po’ di pratica, ma si sa che le cose complesse quando poi riescono son le più belle!

Workshop di Ceramica

Paesi come Cutrofiano sono la patria delle antiche, raffinate, ancestrali ceramiche salentine. A Cutrofiano esistono ancora le stesse aziende di piattari, pignatari e codimari del ‘600. Mani che si sporcano e sul tornio lavorano pezzi unici, pennellate decorative che restituiscono colori magnifici a piatti, figure iconiche, pumi portafortuna, brocche, pignatte. Imparare l’artigianalità da chi fa questo mestiere da una vita non è soltanto divertente, è un vero e proprio onore. Tramandare queste tecniche ha un che di sacro, di assoluto. Fidatevi: è anche rilassante. E soprattutto, potrete tornare a casa con un manufatto da collezione, fatto da voi!

Corso di Pizzica Salentina

Ultimo, ma non per questo meno importante, è il corso di pizzica salentina. Una danza conosciuta in tutta Italia per il pathos, l’esplosività sinuosa dei movimenti, le note infervorate che accompagnano i passi di danza. La pizzica contraddistingue i salentini veraci, è parte integrante del grande cuore salentino. Le sue origini sono note: è una tradizione arcaica, associata ai culti dionisiaci assai popolari nel periodo della dominazione Magno Greca del Salento. Durante le feste dedicate al Dio Dioniso, il santo protettore del vino (e dei vinificatori, a questo punto), la popolazione si liberava dai dogmi e si lasciava completamente andare. Oggi è rimasto lo spirito liberatorio della pizzica, ossia ballare, cantare, sudare, muoversi finché se ne hanno le energie.

Certo, direte voi, non è semplice imparare a ballare la pizzica quando si è in vacanza in Salento. Vero, ma provare qualche passo con degli istruttori qualificati vi farà sentire meglio alla prossima, caotica, immensa Notte della Taranta e alle varie feste patronali che riempiono il calendario dell’estate salentina.