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Pesca Sportiva in Salento: i migliori spot - A Pochi Passi

Se vi è piaciuto passare una giornata con noi di “a pochi passi”, a bordo delle nostre imbarcazioni e insieme al team dell’A.S.D. Cheradi Fishing, allora dobbiamo aggiornarvi anche sulle località migliori dove fare pesca sportiva non soltanto nel Golfo di Taranto, ma anche lungo tutta la costa del basso Salento.

La pesca sportiva in Salento è un movimento che è cresciuto di pari passo col turismo, perché se da un lato il mestiere del pescatore commerciale è sempre stato presente sul territorio, dall’altro la maggiore presenza di turisti ha dato modo a tanti proprietari di imbarcazioni di convertire il business, e di mettere a disposizione dei visitors le proprie conoscenze geografiche e ittiche.

Vi parleremo quindi degli spot da pesca sportiva più visitati e famosi del Salento!

Santa Cesarea Terme

Qui, precisamente nella zona di Archi e di Porto Miggiano, l’Adriatico si unisce allo Jonio e diventa un viatico marino movimentato di tanti banchi di pesci, persino a pochi metri dalla costa.

Nella zona “Archi”, dove c’è un’aspra scogliera, gli orari migliori per pescare sono sicuramente dalle prime luci dell’alba fino alle otto del mattino (non oltre, poiché è una località turistica molto frequentata) e poi dalla tarda serata fino a notte inoltrata. Le tecniche più utilizzate in zona sono la bolognese, l’inglese, e la pesca a fondo.

A Porto Miggiano invece, una scogliera più esterna e di ampio respiro, c’è meno traffico turistico e di conseguenza si può godere di una maggiore libertà di orari di pesca. In queste acque le specie più comuni sono i saraghi, un classico salentino, ma anche occhiate, donzelle, castagnole e persino cefali. Anche a Porto Miggiano le tecniche migliori sono la pesca a bolognese, a canna fissa all’inglese, il beach ledgering e la classica pesca a fondo da riva. Sia per la scogliera Archi che per Porto Miggiano non servono permessi per l’accesso o per la pesca.

Lido Marini e Torre Mozza

Ci spostiamo vicino a Santa Maria di Leuca, e c’è un totale cambio di scenario rispetto a Santa Cesarea Terme: niente scogliere immense, bensì spiagge e scogli più proporzionati, tipici del litorale puramente jonico. In queste terre ci sono chilometri di spiagge, e laghetti artificiali marini che servono a dare linfa vitale all’ecosistema marittimo.

Per pescare in queste zone, a Lido Marini e Torre Mozza, ci sono principalmente due opzioni: il surf-casting da riva, pescando dalla spiaggia, oppure la pesca inglese e bolognese dalla scogliera.

Lido Marini e Torre Mozza sono noti come spot caldi per i “pescetti”, ossia donzelle, saraghi sparaglioni, sarago fasciato e la salpa. Di fatto, i momenti migliori per pescare in queste zone sono l’alba, che sorge da terra e non dal mare, e il tramonto. Le ore centrali della giornata non sono le più indicate, soprattutto per la presenza costante di bagnanti, piccoli natanti, canoe e pedalò.

Torre Sant’Isidoro

L’ultima location di pesca salentina sportiva che vogliamo consigliarvi è Torre Sant’Isidoro, una frazione di Porto Cesareo, davvero vicina al nostro b&b “a pochi passi”. Facendo parte dell’Area Marina Protetta, la pesca è consentita a zone: zona A divieto assoluto, zona B pesca sportiva con limitazioni e divieto di pesca subacquea, zona C limitazioni minime.

A Torre Sant’Isidoro il must è il cefalo, che è da molti considerato uno dei pesci più adatti e in linea con le esigenze della pesca sportiva. Le tecniche di pesca possono essere infinite, a Torre Sant’Isidoro: bolognese, con la canna fissa, all’inglese, a ledgering, a fondo, a beach ledgering. Tutto è possibile in questa zona, purché si rispettino appunto le zone dell’Area Marina Protetta.

Inoltre, Torre Sant’Isidoro offre la possibilità di svariare e godersi anche il mare in modalità bagnante, concedendosi un tuffo ogni tanto e magari una puntata verso qualche bar della zona per un drink congeniale ai momenti di quiete che soltanto la pesca sa offrire agli amanti di questa passione stupenda.